Coronavirus, pronta l’ordinanza sulla scuola. Nuove norme per le strutture sanitarie Covid nelle Rsa
Alla superiori si raccomanda di garantire in prevalenza la didattica in presenza alle prime e ultime classi e per le attività di laboratorio.
E’ stata firmata l’ordinanza annunciata ieri dal presidente Giani sulla scuola.
Si ribadisce che fino al 24 novembre il ricorso alla didattica digitale integrata alle superiori dovrà essere pari al 75 per cento delle attività – la soglia minima prevista dal Dpcm del Governo – e che il 25 per cento residuo di didattica in presenza, garantito giornalmente, dovrà rivolgersi in prevalenza ed ove possibile agli studenti delle prime e ultime classi, che si preparano all’esame di maturità o che si sono appena affacciati al nuovo percorso di studi, e all’attività di laboratorio, che da remoto risulterebbe assai più complicata.
Nell’ordinanza si chiede anche che venga garantita l’effettiva inclusione scolastica agli alunni con disabilità, disturbi specifici dell’apprendimento e altri bisogno educativi.
Quanto alla formazione professionale l’indicazione è che le attività teoriche si svolgano, ove possibile, a distanza, mentre quelle pratiche, le attività di laboratorio e gli stage potranno realizzarsi in presenza.
Novità anche per quanto riguarda le Rsa, le residenze per disabili e altre strutture socio-sanitarie dove, nel caso si proceda alla separazione degli ospiti positivi o dubbi, asintomatici o paucisintomatici, da chi invece è negativo spostandoli in strutture o aree con livelli di cura e assistenza sanitaria previste per le cure intermedie, quest’ultime fino al termine dello stato di emergenza potranno essere attivate anche in deroga ai requisiti di solito previsti per l’autorizzazione e l’accreditamento.
Le nuove disposizioni integrano l’ordinanza n. 89 dell’8 ottobre.