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DUCCIO DINI, 5 rom condannati: pene esemplari

Cinque rom condannati per la morte di Duccio Dini, travolto durante un inseguimento tra auto il 10 giugno 2018. Pene esemplari.

Giustizia per Duccio Dini: cinque rom colpevoli della sua morte sono stati condannati dalla Corte d’Assise di Firenze. Il giovane fiorentino fu travolto e ucciso durante un inseguimento il 10 giugno 2018 in via Canova mentre si stava recando a lavoro. Le pene sono di 25 anni e due mesi di carcere a Kjamuran Amet. Venticinque anni a Remzi Amet, Remzi Mustafa, guidatore dell’auto che ha travolto Duccio Dini, Dehran Mustafa e Antonio Mustafa. Assolti invece Kole Amet ed Emin Gani perché avevano preso parte solo alla fase iniziale dell’inseguimento.

La FC Duccio Dini sui social ieri ha scritto: “Oggi è stata una giornata difficile al fianco della famiglia di Duccio e della Onlus Duccio Dini ma alla fine possiamo dire di essere soddisfatti della sentenza di 1 grado che ha visto condannati 5 degli imputati a 25 anni e due assoluzioni. Onore a Duccio e alla famiglia”.

Giachi: “Sentenza esemplare”. Montelatici: “Stringiamoci alla famiglia”.

A stretto giro arrivano le prime reazioni della politica fiorentina. Per la vicesindaca Cristina Giachi è stata “una sentenza esemplare”. Giachi sottolinea che “non c’è da esultare, ma a nome del sindaco, che ha parlato col padre subito dopo la lettura della sentenza, e di tutta la giunta ho espresso alla famiglia la nostra vicinanza, e la consapevolezza che oggi le istituzioni hanno esercitato pienamente la loro funzione. Un grazie alla magistratura e all’avvocatura del Comune – aggiunge – per un processo che è stato condotto in modo esemplare. La giustizia non restituirà Duccio alla sua famiglia, e il male fatto non potrà essere cancellato, ma a quel male non sarà lasciata l’ultima parola”.

Antonio Montelatici, consigliere comunale della Lega, commenta così su Facebook la sentenza: “Anche se per il momento solo in primo grado, 5 dei 7 Rom colpevoli di aver ucciso Duccio Dini, sono stati condannati a pene severe. Questo rafforza in tanti di noi la fiducia verso la Magistratura e conferma che le politiche di accoglienza portate avanti dal PD e dalla sinistra, vanno riviste. Sinceramente sono contento per le pene comminate, ma questo non è il momento di gioire, ma il momento dove tutti noi Fiorentini dobbiamo stringersi e, chi come me crede, pregare intorno alla Famiglia di Duccio”.

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