Il consigliere regionale della Lega sul rilancio della Toscana nel panorama turistico: “Occasione per cambiare la qualità dei flussi e valorizzare il turismo lento”
“In questa fase, mentre attendiamo che le frontiere siano riaperte, non possiamo solo stare a aspettare che qualcosa succeda, dobbiamo ripensare il turismo in Toscana – dice il Consigliere regionale della Lega di Firenze, Jacopo Alberti – quella che abbiamo davanti è una sfida importante e che non può essere affrontata come ‘a breve termine’. Abbiamo l’opportunità di cambiare la qualità dei flussi turistici, in Toscana, Firenze, ma anche nelle altre città d’arte più importanti d’Italia. Perché anche se i visitatori torneranno, il problema degli assembramenti ci sarà comunque, penso agli Uffizi, ai trasporti, ai ristoranti e bar. Allora più che un turismo Covid-Free, dobbiamo strutturare un turismo anticontagio, quindi meno persone ma che restino più tempo e abbiano l’opportunità di spostarsi, in sicurezza, dalle città verso altre destinazioni vicine”.
“Ci sono 4 punti su cui poter lavorare per il futuro, ma appunto, che potrebbero cambiare il turismo nel tempo, e non nel breve periodo: basta ‘grupponi’ mordi e fuggi, valorizziamo lo ‘slow tourism’; promuovere un turismo diffuso che non favorisca il concentramento di tanti visitatori in un’unica città, allargando i tour a colline e campagne, con percorsi che possano deviare i flussi verso altre mete toscane; pensare a pacchetti per famiglie con prezzi agevolati, una sorta di ‘corridoio turistico’ privilegiato che permetta di cambiare in modo profondo la permanenza degli stranieri ma che sia attrattiva allo stesso modo per gli italiani. Basta insomma, con le città pensate solo a misura di turismo di massa. Questi – conclude Alberti – sono solo alcuni spunti, idee per rilanciare il turismo in Toscana, che spero si possano sviluppare sia in Consiglio regionale che nei Comuni particolarmente colpiti dalla crisi post-Covid”.
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