Pianeta Mamme & Bambini – Approfondiamo con Lucrezia l’argomento nascita pretermine con i suoi consigli per l’allattamento dei “piccoli orsacchiotti”
Quando viene al mondo un neonato prematuro – prima delle 37 settimane di gestazione – necessita quasi nella totalità dei casi di essere ricoverato in neonatologia per un periodo di tempo, durante il quale viene tenuto sotto controllo e monitorato.
Sorge così la domanda: come fa la madre ad allattarlo in questi casi?
Allattare un bimbo così piccolino richiede ancora più motivazione e volontà da parte della madre, per aiutare il proprio corpo a produrre latte a sufficienza anche se il bambino non è ancora in grado di attaccarsi al seno e nonostante non siano vicini costantemente 24h su 24.
La mamma di un bimbo prematuro può aiutare il suo corpo a produrre più latte, massaggiando il seno, aiutandosi estraendo latte con il tiralatte durante il giorno – sostituendo le estrazioni alle poppate del bambino – conservando il latte tirato oppure portandolo in neonatologia per farlo somministrare al bambino, così da alimentarlo con il proprio latte.
Perché è importante che un prematuro si alimenti con latte di mamma?
Per le innumerevoli proprietà del latte materno e non solo:
- Il corpo della mamma produce latte specifico per il proprio bambino, ciò significa che conterrà i corretti dosaggi necessari di nutrienti perché sia in grado di soddisfarlo ed aiutarlo a crescere: aumentate proteine, carboidrati, zuccheri, enzimi ecc…
- Gli anticorpi contenuti nel latte materno permettono al bambino di rinforzare il proprio sistema immunitario e lo aiutano a costruire la prima barriera contro agenti patogeni a cui sono maggiormente sottoposti, proprio a causa della prematurità.
- Se possibile, favorire il contatto pelle a pelle con la madre o con il padre, sfruttando la Kangaroo Mother Care ovvero la “Marsupio Terapia” (tenere il bambino legato al petto a contatto), aiutando innumerevoli processi di sviluppo nel neonato e incrementando (soprattutto nella madre) la liberazione di ossitocina e prolattina materna per la produzione di latte.
- Sostenere ed incentivare la madre, procedendo un passo per volta, a portare il bambino al seno ed invogliarlo a cercare il capezzolo, così da poter permettere gradualmente al neonato di attaccarsi al seno materno e nutrirsi in autonomia.
Allattare un bambino prematuro richiede un grandissimo impegno ed è il dono più grande che una mamma possa fare al nuovo nato.
Dott.ssa Lucrezia Torrini, ostetrica
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