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LA FIORENTINA FEMMINILE VINCE NEL DILUVIO

NELLA 13^ GIORNATA DI SERIE A FEMMINILE LA FIORENTINA FEMMINILE TROVA LA VITTORIA SU UN CAMPO AL LIMITE DELLA PRATICABILITA’ PER IL NUBIFRAGIO DI FIRENZE

La Fiorentina Femminile vince 2-0 con due errori banali delle partenopee che condannano il Napoli alla sconfitta in casa della Fiorentina, con legittimo rammarico delle azzurre anche se la distanza dal San Marino,e quindi dalla zona salvezza, resta immutata con quattro punti ancora da recuperare. Decisive come all’andata Sabatino ed un clamoroso autogol.

Mister Pistolesi ha confermato il sistema di gioco utilizzato sin dall’inizio della sua avventura napoletana e anche la formazione che ha battuto il Bari con Goldoni mezzala di inserimento ed Errico mediano di copertura. Cincotta recuperava Neto, che però partiva dalla panchina. Equilibrio in avvio con possesso per la Viola e Napoli di ripartenza. Al 23’ prima conclusione delle padrone di casa con Baldi (parata facile di Perez) e cambio nelle azzurre con Pistolesi che perdeva Popadinova per un problema alla spalla ed inseriva Cafferata. Al 31’ Sabatino portava m vantaggio le padrone di casa, punizione laterale battuta morbida da Baldi ed il nove di casa appoggiava in rete di testa. Reazione Napoli al 36’ con destro di Rijsdijk in area, da posizione defilata, e respinta di Schroffenegger. La pioggia da tregenda rendeva il campo quasi impraticabile ed il Napoli va ad un passo dal pareggio con Cafferata, servita da Errico, che spara su Schroffenegger. Poco dopo si rivede la Viola con Sabatino prima e Vigliucci poi (prima conclusone fuori, seconda parata da Perez) mentre le azzurre in contropiede con Cafferata non c’entravano il bersaglio grosso.

©Alessio Boschi

Ripresa al via senza cambi ma al 13’ Huynh combina la classica frittata con un retropassaggio al portiere scriteriato e la Fiorentina si ritrova 2-0 nel momento in cui il Napoli sembrava stare meglio delle avversarie. Pistolesi operava tre cambi nello stesso momento e passava al 4-2-3-1. Al 19’ punizione mancina di Fusini alzata sopra la traversa da Schroffenegger (che poi blocca un diagonale di Kubassova). Da quel momento, tanta pressione azzurra ma poche conclusioni di rilievo fino al fischio finale.

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