La dialisi è un trattamento sostitutivo della funzione renale che viene eseguito quando i reni non sono più in grado di depurare l’organismo dalle scorie prodotte ogni giorno dal metabolismo e perdono la capacità di eliminare l’acqua in eccesso; la terapia viene effettuata nei centri specializzati che al momento in Toscana sono 41 per circa 3000 pazienti che soffrono di insufficienza renale dei quali si occupano circa 2500 persone tra medici e infermieri.
I trattamenti devono essere effettuati 3 volte la settimana, a giorni alterni, e ogni seduta ha una durata di circa 4 ore. Le sale ospitano generalmente dai sei ai dieci letti, ma in questi giorni di emergenza, per assicurare il distanziamento fisico necessario, è stato preso il provvedimento di aggiungere un turno giornaliero in più.
Ma sicuramente questo non è sufficiente… L’ANED (Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto Onlus) nella persona del suo Presidente Giuseppe Vanacore, ha inviato una lettera al Ministro della Sanità On. Roberto Speranza il 14 Marzo scorso, richiedendo un piano di emergenza per i servizi di emodialisi alcuni dei quali sono stati prontamente realizzati come i triage all’ingresso di tutti i centri di dialisi così che sia possibile, con la misurazione della temperatura corporea, mettere in isolamento i casi sospetti e l’individuazione dei centri specializzati per un eventuale quarantena degli stessi.
Ma riteniamo che ancora non sia sufficiente… Nell’ordinanza n. 18, firmata dal Governatore della Toscana Enrico Rossi, sono state indicate le categorie degli operatori che saranno sottoposte ai test seriologici includendo anche medici e infermieri che si occupano dei pazienti in dialisi, ma non si fa menzione della possibilità di sottoporre ai test o ai tamponi anche tutte quelle persone immunodepresse, come i dializzati e i trapiantati, per il quali è alto non solo il rischio di contagio ma ancor più alta è la possibilità di un drastico peggioramento delle loro patologie, è stato infatti rilevato che diverse vittime del covid-19 soffriva di insufficienza renale.
Ci uniamo all’Associazione Nazionale Emodializzati, all’Associazione Italiana Trapiantati di Fegato, all’Associazione Cardiotrapiantati Italiani e all’Ordine Infermieri di Firenze-Pistoia affinché le loro voci vengano ascoltate in toto dalle Istituzioni in questo periodo difficile per tutto il mondo ma in particolar modo per loro e per le loro famiglie.