Alberti: “Da Giani parole indegne su Ceccardi, chieda scusa e si dimetta”
Nell’intervista al Corriere Fiorentino, il candidato del PD denigra la candidata del Centrodestra, Susanna Ceccardi: “Inconcepibile per il Presidente del Consiglio regionale”
“Tutta la mia solidarietà a Susanna Ceccardi: è bastata una settimana di campagna elettorale per farla diventare l’oggetto degli insulti degli avversari – dice il consigliere regionale della Lega, Jacopo Alberti – quello che ha detto Giani al Corriere Fiorentino è il culmine di una escalation di odio verso una donna che ha la sola colpa di essere della Lega. Paragonarla a una schiava, una donna ‘al guinzaglio’, come un animale, è una violenza verbale indegna del Presidente del Consiglio regionale. Invito caldamente Eugenio Giani a chiedere scusa pubblicamente per questo insulto gratuito, verso una donna e madre, che per altro potrebbe essere sua figlia. E si dimetta al prossimo consiglio”.
“Mi aspetto una condanna pubblica per quella frase, anche da parte del PD e degli alleati del Giani, a cui solitamente stanno tanto a cuore le donne e i loro diritti. Qui si espone una donna al pubblico ludibrio, alla gogna mediatica: cosa faranno ora, le esponenti di sinistra? Spero vivamente che non esista il concetto di ‘donne di serie A e donne di serie B’, che non difendano solo le donne che la pensano come loro. C’è una chiara dimostrazione di mancanza di rispetto verso l’avversario politico, una considerazione così bassa per Susanna Ceccardi da arrivare a paragonarla a una cagna a guinzaglio. È una dichiarazione ripugnante e squalificante per l’intero Consiglio regionale – conclude Alberti – forse Giani non si ricorda già più di essere anche il rappresentate di una delle più alte istituzioni ancora in carica, pensa solo alla propria campagna elettorale. Allora si dimetta, e chieda scusa a Susanna”.