Abbiamo chiesto a Chiara Pelagotti, portavoce di AIRCA, Associazione Imprese Ricettive Città d’Arte, di rilasciarci un commento dopo il suo intervento avvenuto sul palco della manifestazione:
“Oggi siamo scesi in piazza insieme a Ristoratori Toscana, ai tassisti, ai fiaccherai, alle realtà produttive di Firenze per manifestare il nostro disagio. Non siamo stati considerati se non per pagare le tasse. Ci è stato detto di prendere un prestito in banca per pagare le tasse e di intensificare i controlli, le pulizie, l’attenzione verso i dipendenti e i clienti; come se le nostre aziende lavorassero appieno.”
“A tutt’oggi il settore extra-alberghiero fattura solo il 10-15% del fatturato medio, questo non basta certo a recuperare i costi di gestione. I nostri dipendenti purtroppo sono tutti in cassa integrazione. Chiediamo il prolungamento della cassa integrazione almeno fino a marzo 2021, quando, forse, i turisti torneranno a viaggiare con più confidenza, per non dover mettere a casa intere famiglie. Se ci fermiamo noi gran parte del pil italiano crolla.”
“Stiamo andando verso la deriva della “messicanizzazione” come diceva qualche tempo fa Alberto Forchielli. Noi siamo positivi e stiamo cercando di inventarci il turismo e la comunicazione del futuro, Per farlo abbiamo bisogno di meno “paletti” da parte dello Stato e delle istituzioni locali.”
“Il sindaco, se davvero volesse aiutarci, dovrebbe ridurre a 1 euro la tassa di soggiorno almeno fino a dicembre 2021. Stiamo puntando al mercato interno, dotato di scarso budget vista la crisi, cerchiamo di invogliarlo riducendo al minimo i costi.”
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