La Savino del Bene vince 3-0 contro le Ukraine del Khimik Yuzhny nella prima gara di andate della coppa CEV Champions League
In una due giorni di fuoco la Savino Del Bene fronteggia tra le mura amiche del proprio palazzetto le ucraine del Khimik Yuzhny. La sfida per ottenere la qualificazione alla fase a gironi della CEV Champions League, la sfida necessaria per tornare a brillare come una stella nel cielo d’Europa, si svolge in due giorni consecutivi, come già successo in occasione della sfida del primo turno preliminare del 23 e 24 settembre.
Dopo aver eliminato agilmente il Tent Obrenovac, formazione campione in carica di Serbia, la Savino Del Bene trova sul suo cammino europeo una formazione più competitiva e se la deve vedere con quel Khimik Yuzhny in grado di eliminare le cugine ucraine del Prometey dalla corsa alla fase finale della Champions League.
Per l’importante sfida d’andata coach Barbolini sceglie un 6+1 composto da Malinov al palleggio e Drewniok da opposto. Samadan, alla prima da titolare in maglia Savino Del Bene, forma il duo di centrali insieme a Popovic. Stysiak e Courtney sono il tandem schierato in banda e Merlo invece veste la maglia da libero.
Savino Del Bene Scandicci – Khimik Yuzhny: 3-0 (25-15, 26-24, 25-12)
Savino Del Bene Scandicci: Stysiak 16, Malinov 1, Popovic 14, Markovic, Pietrini n.e. (L2) Merlo (L1), Lubian n.e., Carocci, Cecconello n.e., Samadan 11, Drewniok 12, Bosetti, Courtney 10, Camera n.e.. All.: Barbolini M.
Khimik Yuzhny: Kyrychenko 5, Emmel Roxo 1, Sneed, Niemtseva (L1), Skrypak, Frolova 2, Boyko 12, Stepanovska, Singkh (L2), Yakovchuk 2, Velykokon, Mykytiuk 1, Maievska 4, Khober 2. All.: Nikolayev Y.
Questo le parole del Coach Barbolini a fine partita: “Una buona Savino Del Bene. Abbiamo fatto il primo passo, ma ancora non abbiamo fatto nulla perchè in questa formula quello che conta è domani. Ovvio che vincere 3-0 la gara d’andata è sempre meglio che perdere 3-2 o 3-1. Domani è tutto da rifare, dobbiamo giocare bene. Stasera ci siamo resi conto che giochiamo con una squadra che ha dei limiti, ma che se aiutiamo, come abbiamo fatto nel secondo set con 12 errori, è normale che entri in partita. Non giocano per niente male a pallavolo, difendono bene. Mi è piaciuto come abbiamo reagito nel terzo set, reagendo alla lezione del secondo. Questo è qualcosa che dobbiamo abituarci a fare.”