Pianeta Mamme & Bambini – La “madre frigorifero” ed altri elettrodomestici in famiglia: come per anni si sia data colpa alla figura materna di una neurodiversità denotata biologicamente. E del come lo si faccia ancora adesso.
La “teoria della Fortezza Vuota” e la figura della “madre frigorifero”: fa sorridere? Beh, a me molto poco in realtà. Bruno Bettleheim, psicanalista austriaco sopravvissuto all’olocausto, ha stabilito questa correlazione tra madri e figli autistici.
Per fortuna poi siamo andati avanti con gli studi e si è ampiamente confutato il suo operato, assolvendo noi madri da ogni “colpa” verso i nostri figli.
Praticamente questa teoria diceva che tuo figlio è “diventato autistico” perché tu non lo hai amato abbastanza! E per fortuna che questa idea è stata smentita negli anni…o forse no?
Nessuno nel 2021 ti direbbe mai che secondo Bettleheim tuo figlio è autistico per colpa tua! Certo, magari non si parla proprio di teorie psicoanalitiche del secondo dopoguerra al parco giochi, ma…
- “Sei tu che non lo sai gestire, è solo viziato!”
- “Fa solo i capricci, non sei in grado di dargli una raddrizzata!”
- “E certo che fa così, sta tutto il giorno sul tablet, vedi che se glielo togli come ti cambia…”
- “A scuola è un po’ vivace e monello, sono gli insegnanti che non sanno fare il loro lavoro…cambia scuola! Ma quale sostegno e sostegno…”
- “Ma da piccolo lo allattavi? Dormiva con te? No? Eh, magari si è sentito allontanato da te…i bambini sono sensibili. Si? Eh certo, gli sei stata troppo addosso…troppa poca autonomia!”
Questi commenti, non li avete davvero mai sentiti? Sono frasi che non avete mai detto e neppure pensato? Io si, le ho sentite, e alcune le ho anche pensate prima di viverle dall’interno, lo ammetto.
Ma i bambini autistici non sono “colpa” delle madri.
Non si “diventa” autistici se tua madre ti ama troppo poco, o se ti ama troppo.
Non serve “gestire” un figlio, un figlio si cresce, si educa.
Non bisogna “raddrizzare” un bambino, non è una pianta di pomodori. Bisogna essere il suo sostegno, non il suo tutore ortopedico.
Un supporto tecnologico per molti bambini autistici è una necessità di cui si ignora completamente il servizio, ma del quale si è sempre pronti a giudicarne l’uso.
Se gli insegnanti ti propongono il sostegno scolastico, sanno cosa stanno dicendo, e lo fanno per il bene del bambino.
Essere genitori è difficile, ed essere genitori di bambini con una disabilità invisibile come l’autismo lo è ancora di più. Si viene spesso giudicati gratuitamente, e molte volte ci si sente sotto la lente anche quando non lo si è davvero.
Non siamo genitori frigorifero, ma siamo dentro ad un frullatore emotivo, una continua centrifuga che ci prende il cuore e lo stomaco, tra sensi di colpa e dubbi costanti sul fare o meno le scelte migliori per il loro futuro.
Quindi ricordate, quando vi sentite giudicati da chi non vive la vostra situazione e magari neppure la conosce, che molte cose si possono far scorrere come l’acqua di un rubinetto.
Ma a volte passare da “madre frigorifero” a “madre friggitrice”, che risponde liberamente ai commenti non richiesti mandando a farsi friggere, è assolutamente sano!
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