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STADIO FIORENTINA: LE LETTERE DI COMMISSO E NARDELLA

Con una lettera indirizzata al Comune di Firenze Rocco Commisso, Presidente della Fiorentina, si ritira dal bando Mercafir per la costruzione del nuovo stadio. Riportiamo la lettera di Commisso e la risposta del sindaco di Firenze Nardella.

“Cara Famiglia Viola, da quando sono diventato proprietario dell’ ACF Fiorentina e nei mesi successivi, ho partecipato a molte conferenze pubbliche nelle quali ho illustrato i diversi obiettivi chiave che dovranno essere raggiunti per rendere il Club vincente e competitivo nel più breve tempo possibile. Ho discusso delle limitazioni finanziarie imposte dalle regole del fair play finanziario della UEFA. Ho spiegato, inoltre, che il complesso del nuovo Stadio è un investimento infrastrutturale essenziale che porterebbe benefici significativi, non solamente migliorando l’esperienza della Famiglia Viola nel giorno della partita, ma anche consentendo alla Fiorentina di ottenere una serie di ricavi necessari per allestire una squadra che possa eventualmente competere al massimo livello europeo.

Nel rispetto dell’importanza storica, culturale ed economica che lo Stadio Artemio Franchi riveste per la Famiglia Viola, per i residenti e per le attività commerciali di Campo di Marte e per i cittadini di Firenze in generale, a settembre 2019 abbiamo presentato alla Città e alla Soprintendenza un progetto preliminare di ristrutturazione del Franchi che avrebbe potuto essere portato a termine nell’arco di 30 mesi. Il progetto avrebbe previsto la copertura integrale delle tribune per tutti gli spettatori, un complesso dotato di impianto di climatizzazione con attività commerciali, servizi igienici e di ristorazione moderni e ampi sky box, preservando al contempo le principali idee architettoniche di Nervi. Tuttavia, la risposta iniziale della Soprintendenza è stata negativa, in particolare la Soprintendenza ha esaminato il nostro progetto e ha espresso un parere negativo relativamente all’idea di sostituire le curve originarie con curve ristrutturate più vicine al terreno di gioco. La posizione della Soprintendenza è purtroppo infelice poiché tutte le altre componenti di significativa importanza storica non sarebbero state coinvolte e poiché un ammodernamento del Franchi avrebbe esteso significativamente l’utilità e quindi la vita di uno stadio costruito 90 anni fa.

Ad ottobre 2019, il Comune di Firenze, di sua iniziativa, ci ha proposto la possibilità di costruire un nuovo stadio nell’area del complesso Mercafir, che misura 14,8 ettari. Il Comune riteneva all’epoca che l’area Mercafir fosse l’unica opzione disponibile all’interno del territorio comunale che si potesse ben abbinare ai tre importanti obiettivi da me fissati:

1. Tempistiche rapide per le approvazioni regolamentari riguardanti lo stadio e fine dei lavori prevista entro settembre 2023.
2. Costi ragionevoli per l’acquisto e lo sviluppo del sito, da mantenere tali anche dopo il completamento dello Stadio.
3. Controllo totale da parte della Fiorentina del progetto di costruzione e della gestione dello Stadio dopo il suo completamento.

Sfortunatamente, dopo un’attenta valutazione delle particolari condizioni finanziarie e contrattuali della gara pubblica d’appalto per la Mercafir, resi pubblici a febbraio 2020, nonché dei rischi inerenti, la Fiorentina ritiene che nessuna delle tre condizioni di cui sopra sia stata soddisfatta.

Conseguentemente, annunciamo oggi a malincuore che la Fiorentina non parteciperà alla gara pubblica per la Mercafir con scadenza prevista per il 7 aprile 2020.

Per poter affermarsi e competere ai massimi livelli, la Fiorentina necessita di un complesso con un nuovo stadio che possa garantire alla nostra Famiglia Viola non solo la migliore esperienza nel vedere una partita e servizi all’avanguardia, ma aumenterà al contempo le fonti di ricavo, di cui il nostro Club ha disperatamente bisogno per poter crescere sia in Italia sia nel palcoscenico europeo. Considerate le radici fiorentine del Club e il fatto che un impianto ristrutturato o completamente nuovo porterebbe alla creazione di posti di lavoro e alla nascita di nuove attività economiche, senza considerare i benefici intangibili che verrebbero generati a favore della comunità, desidero fortemente che il nostro stadio sia situato all’interno della Città di Firenze, o almeno all’interno dell’area metropolitana fiorentina. Sebbene apprezziamo fortemente gli sforzi profusi dal Sindaco Dario Nardella e dai funzionari locali relativamente al progetto Mercafir, per il raggiungimento dei nostri obiettivi a breve termine necessitiamo che le Istituzioni si dimostrino più collaborative e flessibili, che ci forniscano ulteriori opzioni circa le aree di costruzione dell’impianto, e necessitiamo anche che siano in grado di prendere decisioni molto più rapidamente di quanto non sia stato fatto sino ad oggi se vogliamo completare la costruzione del nuovo stadio in tempi ragionevoli.

Per questo motivo, invitiamo tutti i leader e le Istituzioni politiche, normative e sportive, della Città di Firenze, delle città vicine, della Regione Toscana e di Roma, ad aiutare la Fiorentina a raggiungere l’obiettivo di costruire un nuovo stadio in tempi rapidi, a un costo ragionevole e in maniera tale che il nostro Club possa esercitare un legittimo e maggiore controllo sul proprio futuro. Tale contributo potrebbe prevedere la revisione o la reinterpretazione della legge sui Monumenti, al fine di garantire maggiore flessibilità nel caso di uno stadio costruito 90 anni fa, a maggior ragione qualora la ristrutturazione ne preservi le principali peculiarità architettoniche (purtroppo, è un problema riscontrato anche nel caso di altri impianti sportivi italiani fatiscenti, lasciati in abbandono perché è impossibile donare loro nuova vita). 
 
Come accade frequentemente negli Stati Uniti, specialmente nel caso della costruzione di nuovi impianti sportivi, le città italiane potrebbero cercare nuovi metodi per incentivare investimenti privati che portino alla creazione di nuovi posti di lavoro, a nuove imposte locali, stimolando la crescita economica e migliorando l’immagine delle città nel mondo. Forse un giorno potremmo vedere un’Italia che non sia orgogliosa solamente del suo patrimonio culturale, ma che guardi anche al futuro, cogliendo rapidamente le opportunità per promuovere un ulteriore sviluppo economico. Ciò renderebbe la vita più semplice alle persone come me, che vogliono effettuare in breve tempo investimenti ingenti sul lungo termine al fine di migliorare le città italiane. Questo dovrebbe essere l’obiettivo di qualsiasi Governo che aspiri a donare ai propri cittadini un futuro economico più luminoso. La rapida realizzazione di  questo obiettivo, ossia la costruzione di un nuovo stadio per la Fiorentina, gioverebbe innanzitutto alla bellissima città di Firenze, la casa della Famiglia Viola.

Per concludere, vorrei ringraziare tutti voi per il vostro immancabile sostegno nei confronti del nostro Club. Insieme, credo che potremmo arricchire la nostra grande storia e ottenere ancora più successi in futuro per la vostra amata Fiorentina! Rocco B. Commisso Presidente ACF Fiorentina

La risposta del Sindaco Nardella Cari fiorentini,
in questi giorni difficili per il paese e per la nostra città siamo tutti impegnati in questa battaglia contro il contagio del Coronavirus e la crisi economica che conseguentemente sta colpendo i nostri territori. Per questo innanzitutto voglio ringraziare fin da ora tutti voi, a partire dal personale medico e sanitario, per quanto state facendo. Nel frattempo è arrivata un’inaspettata lettera del Presidente di ACF Fiorentina nella quale si annuncia che non presenterà alcuna offerta per la realizzazione di un nuovo stadio di proprietà privata nell’area Mercafir. Ipotesi, questa, attuabile fin dal 2012 secondo i regolamenti comunali e prospettata all’attuale proprietà di Fiorentina fin dai primi incontri, proprio per venire incontro alle esigenze di tempi veloci, costi ragionevoli e controllo totale. Apprendo con grande dispiacere che, nonostante i nostri sforzi dimostrati, la proprietà ritenga ad oggi di non voler fare questo importante investimento per i tifosi e per Firenze. Se il terreno della Mercafir fosse mio, da fiorentino, tifoso viola, lo regalerei subito alla squadra della nostra città. Però, da Sindaco, amministratore pubblico, ho il dovere di rispettare le regole e non posso usare i soldi dei miei cittadini per coprire i costi e consentire i legittimi profitti di una società per azioni come ACF Fiorentina. E’ un peccato che non venga raccolta una straordinaria opportunità di investimento che non riguarda solo l’impianto sportivo ma almeno altri 30000 metri quadri di attività economiche private, oltre a quelle normalmente previste all’interno di uno stadio moderno. Come sapete non è il Comune a poter cambiare le leggi nazionali sulla tutela del Franchi ma continueremo ad essere al fianco della Fiorentina in ogni iniziativa tesa a rendere più facili gli interventi sui monumenti, in prospettiva di una loro valorizzazione. Confermo tutta la stima e simpatia per il Presidente Rocco Commisso, i suoi collaboratori e la società e auspico che maturino al più presto una volontà chiara, costruttiva e concreta nell’interesse comune. Noi ci siamo e ci saremo.
Dario Nardella


                                         

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