Firenze vive di turismo e in questi giorni la città è irriconoscibile: i pochi turisti che s’incontrano in centro si tengono “alla larga” da tutte le attività commerciali, taxi compresi.
Proprio i tassisti sono tra i primi che hanno subito risentito di questa emergenza e questa mattina abbiamo posto alcune domande al Presidente di SO.CO.TA 0554242 RADIO TAXI FIRENZE SIMONE ANDREI, riteniamo importante dare voce a questa categoria indispensabile per i cittadini oltre che per i tanti turisti attirati dalle bellezze di Firenze.
Per quanto riguarda le precauzioni per evitare il pericolo di contagio, i conducenti hanno avviato un processo di sanificazione di tutte le auto con un presidio medico in forma fumigante, che comunque è periodicamente effettuata ogni due mesi. Per l’uso di mascherine al momento non hanno direttive ma non fanno sedere nessuno al lato passeggero così da rispettare, per quanto possibile, la distanza di sicurezza che dati gli spazi ristretti è veramente difficile da attuare; oltre a questo tra un servizio e l’altro le auto vengono areate e utilizzati spray disinfettanti sulle parti usate dalla clientela.
Il calo di clientela registrato in questi giorni è di circa il 70% per le chiamate radio taxi che, considerando il periodo di bassa stagione, si fa ancora più sentire ma il calo più rilevante è quello “su piazza” in quanto alla Stazione Centrale così come all’aeroporto non arrivano turisti che sommato alla chiusura di cinema, teatri e tutti i luoghi di aggregazione fanno sì che il loro lavoro sia in sostanza fermo con uno stato di crisi conclamato.
Le associazioni di categoria, a livello Nazionale, si stanno muovendo per far fronte a questa emergenza con richieste di interventi mirati come la sospensione del pagamento IRPEF per le scadenze di Giugno e Novembre, esclusione del codice Ateco dai nuovi studi di settore ISA, perché non sarà possibile presentare una dichiarazione congrua come negli anni precedenti, richiesta di contributi INPS figurativi e la possibilità, anche per le cooperative tassisti, di poter usufruire della cassa integrazione in deroga FIS per garantire una rotazione del personale per abbattere i costi.
Invitiamo tutti i tassisti a inviarci mail e commenti per rendere ancora più rilevante le loro difficoltà.