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ANDREA VONCI SULLE ORME DI QUINN, IL BOYSCOUT CANADESE, AIUTA MEDICI E INFERMIERI A COMBATTERE IL CORONAVIRUS

Firenze – Andrea Vonci ha raccolto l’appello di Quinn Callander, il tredicenne boy scout del Canada, che “ha inventato” la protezione per le orecchie dei medici, infermieri e OSS che per difendersi dal contagio del Coronavirus sono costretti a indossare le mascherine per tante ore al giorno.

©Andrea Vonci

Medici, infermieri, OSS resteranno nella storia per aver aiutato centinaia di migliaia di persone nella lotta contro il Covid19. Con il loro coraggio e armati delle protezioni, che a volte purtroppo non erano sufficienti per tutti, hanno trascorso settimane lontani dalle loro famiglie per aiutare chi aveva bisogno della loro assistenza. Li abbiamo visti nelle foto stanchi, stremati, utilizzare la tastiera del computer come cuscino…

Nel nostro piccolo anche noi sappiamo che purtroppo le mascherine, utilissime e obbligatorie per combattere la diffusione del virus, causano un fastidioso dolore alle orecchie che, se portate per molte ore come nel caso degli operatori sanitari, può diventare insopportabile e causare ferite.

Quinn Callander-Fonte Facebook

 

 

Quinn Callander, non appena ha saputo che l’ospedale della sua città aveva chiesto aiuto per aiutare medici e infermieri per ovviare al fastidio causato dalle mascherine, si è dato subito daffare e con l’ingegno e la sua stampante 3D ha ideato e creato delle protezioni sulle quali è possibile fissare gli elastici delle mascherine che sono così più lunghi e adattabili a qualsiasi persona eliminando il fastidioso problema.

Quinn non solo ha donato subito alcune delle protezioni all’ospedale della sua città, ma ha reso pubblico e gratuito il suo progetto in modo che chiunque nel mondo possa fabbricarle e offrirle a tutti quelli che ne hanno la necessità: fondamentale è la stampante 3D per fabbricarle e tanto cuore per donarle.

Questo il link con le indicazioni per la stampa

 

 

Andrea Vonci ha raccolto l’invito e ha iniziato la “produzione” donando le prime cinquanta all’Ospedale di Careggi. Sua moglie Patricia dal suo profilo Facebook ha invitato tutti quelli che abbiano una stampate 3D a contribuire alla diffusione delle protezioni:

“Andrea, mio marito, ha iniziato a stampare questi “aiuti” e già, una cinquantina consegnati a Careggi. È necessaria una stampante 3D e la voglia di dare un aiuto! Ogni singolo medico, infermiere, Oss, inserviente di reparto Covid forse non avrà le piaghe dietro gli orecchi se utilizzerà questo semplice “aggeggio “. Proviamo ad allargare la produzione?

Come le “GIRLZ” di “MASCHERIZZIAMO IL MONDO” che stanno aiutando tante persone cucendo le mascherine, condividiamo di cuore l’appello di Patricia e Andrea e invitiamo tutti coloro in possesso dell’adeguata attrezzatura, a partecipare.

©Girlz

 

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