Coronavirus, Alberti: “La grande bufala delle mascherine: Rossi e vertici Estar si dimettano”
Il Portavoce dell’opposizione Jacopo Alberti chiede una comunicazione della Giunta sull’indagine della Guardia di Finanza che ha portato allo scoperto l’ennesimo spreco di soldi pubblici.
“Le indagini della Guardia di Finanza hanno portato alla luce un altro gravissimo spreco di soldi pubblici da parte di Rossi e dei vertici di Estar – dice il Portavoce dell’opposizione, Jacopo Alberti – in due settimane, abbiamo appreso di come siano stati buttati al vento 50 milioni di euro dei cittadini toscani, a causa dei mancati controlli che sarebbero dovuti essere fatti sulle ditte fornitrici, sia di Dpi che di ventilatori. Già il 12 maggio, rispondendo a una mia interrogazione, la Regione aveva ammesso che ancora le mascherine non avevano avuto la validità dell’Istituto Superiore di sanità, ma che i documenti erano stati inviati sulla base di un prototipo testato in un laboratorio toscano e dal Dipartimento di Chimica dell’Università di Firenze, anche al Ministero della sanità. Se però lo stesso ISS, come riportato dalle indagini della Gdf, aveva già “espresso, in ragione della mancata rispondenza ai requisiti previsti, parere non favorevole alla produzione e commercializzazione di mascherine” da parte della ditta cinese incriminata, come ha potuto la Regione fidarsi di tale ditta?”.
“È evidente che è mancato il controllo, ancora una volta, da parte dei vertici di Estar, come accaduto con i 7 milioni pagati per 200 ventilatori polmonari mai arrivati. Ed è altrettanto evidente che tutta l’operazione mascherine gratis è una grande bufala di Rossi, che fin dall’inizio ha cercato in tutti i modi di guadagnare consenso tra i toscani. Adesso infatti è quarto nella classifica dei governatori più apprezzati, ma al prezzo di 50 milioni di euro di soldi pubblici spesi tra mascherine inutili e ventilatori fantasma. L’emergenza Coronavirus ha portato allo scoperto la mancanza di nervi saldi e sangue freddo di Rossi e dei vertici di Estar: non è che siccome c’è emergenza, si possono dare 50 milioni al primo che si presenta alla porta della Regione senza fare due controlli. Al prossimo consiglio regionale, il Governatore dovrebbe venire di persona a rispondere delle gravi mancanze – conclude Alberti – oppure venga a dirci che si dimette”.
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