La nostra inviata Chiara Pelagotti fa il punto sulla seconda giornata della manifestazione che si è svolta ieri a Roma
Anche ieri giornata di manifestazione nella capitale.
Il gruppo di ristoratori TNI con ambulanti e tanti rappresentanti del settore settore horeca, tra cui Airca di Firenze, si sono dati appuntamento al Circo Massimo per marciare alla volta di Montecitorio. La Manifestazione era autorizzata.
Nessun politico ha presenziato al comizio introduttivo. Come promesso una piccola delegazione di IoApro, insieme al ristoratore fiorentino Momi, ha preso parte alla manifestazione.
Ieri solo bandiere e nessun petardo, ma ahimè la polizia ha comunque istituito blocchi stradali impedendo a molti manifestanti di arrivare a Roma e ritardandone molti altri.
Ai lavoratori non è stato permesso nemmeno di svolgere la simbolica marcia su Montecitorio, i manifestanti PACIFICI sono stati accerchiati e contenuti dalla polizia e sono stati obbligati a restare al Circo Massimo.
Dopo una breve riorganizzazione un gruppo di temerari ha deciso di presidiare Piazza Montecitorio fino a che non fossero stati raggiunti da esponenti del governo.
Gli altri hanno deciso di bloccare l’autostrada A1 al rientro in segno di protesta per non aver potuto nemmeno manifestare. Lunghe code si sono create all’altezza di Orte.
Ieri, di nuovo, la democrazia è scomparsa, al suo posto un governo dal pugno duro contro i deboli e coloro che chiedono solo la possibilità di lavorare. A quelle stesse persone alle quali impediscono di lavorare e manifestare impongono poi il pagamento delle tasse.
Sembra il teatrino dell’assurdo.
A Firenze pochi mesi fa abbiamo assistito alla manifestazione AUTORIZZATA della comunità Rom con tanto di scorta della polizia municipale. Ma a coloro che hanno costruito la forza italiana con il sudore e il duro lavoro si è negato lo stesso diritto. Anzi peggio. Ci trattano come nemici.
Vorrei chiedere che tipo di governo è quello che non ascolta più il popolo?