Pianeta Mamme & Bambini – Parliamo ancora di gravidanza con la nostra amica Valentina La Fisioterapista delle Mamme: l’attività fisica in gravidanza
Alla base della SALUTE, intesa non come semplice assenza di malattia ma come “stato di benessere fisico, psichico e sociale di un individuo”, vi è la raccomandazione, da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, di seguire uno stile di vita sano, caratterizzato da un’attenzione alla nutrizione e dalla pratica di una regolare attività fisica.
Questo vale anche per la gravidanza, perché la dolce attesa NON deve essere assolutamente intesa come una condizione patologica, anzi, il movimento sarà di grande aiuto per la salute della mamma e del bambino e per lo stesso parto!
E’ comunque importante andare a sottolineare alcune piccole accortezze, ricordando comunque che ogni donna e ogni gravidanza sono a sé e che quindi le indicazioni sotto riportate saranno molto generiche.
Vediamo assieme
Durante il primo trimestre è raccomandata una grande attenzione, perché il momento dell’annidamento è assai delicato e può risentire di eventuali sforzi fisici e di un brusco aumento della temperatura corporea.
Molto dipende quindi dal grado di allenamento che aveva una donna in precedenza.
Una camminata di circa 30′, senza sforzo e all’aria aperta, può comunque essere praticata.
Nel secondo trimestre, le donne percepiscono generalmente un grande benessere: spesso le nausee mattutine se ne sono andate, si iniziano a percepire i movimenti del bambino, si crea una tale sintonia con il pancione, che quasi ci si stacca dal resto del mondo e si torna un po’ bambine.
Sentendosi così bene a volte vorrebbero fare di tutto… Dobbiamo però sapere che in questo periodo aumenta molto la produzione di ormoni quali estrogeni, progesterone e relaxina.
Tali ormoni determineranno un maggior flusso di liquidi, ritenzione idrica, aumento dell’elasticità e della flessibilità – anche a livello articolare – e un rallentamento generale, con instabilità posturale.
E’ quindi molto importante ricordare alle future mamme di prestare attenzione durante il movimento, evitando bruschi cambi di posizione ed evitando movimenti a fine corsa articolare, proprio perché le articolazioni, per effetto della relaxina, risultano più instabili e più facilmente soggette a traumi.
Arrivando al terzo ed ultimo trimestre, la pancia inizia ad essere decisamente più ingombrante ed il rallentamento generale, legato al cambio posturale, tende ad aumentare.
Durante questa fase normalmente il bambino si gira e si incanala. Si stima che solo il 4% delle gravidanze siano podaliche.
Talvolta si presentano le prime contrazioni, la pancia si indurisce, il collo dell’utero inizia ad ammorbidirsi e progressivamente, ad accorciarsi per prepararsi all’evento nascita, il tutto grazie anche alla maggior produzione di ossitocina ed endorfine, e alla riduzione progressiva del progesterone.
RIASSUMENDO
Possiamo dire che in sostanza non può esserci una regola generale sulla quantità e sull’intensità dell’attività fisica, perché questa dovrebbe essere calibrata sulla singola donna, facendo riferimento allo stile di vita che ognuna aveva prima e al tipo di gravidanza che sta portando avanti – se fisiologica o meno – MA non si deve mai esagerare!
E’ importante che ogni donna alleni il proprio ascolto per potersi autogestire in sicurezza!
Valentina Torrini La Fisioterapista delle Mamme
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